L’origine del carpione risale al Medioevo se non all’antica Roma e veniva utilizzato per conservare gli alimenti quando ancora non si disponeva dei frigoriferi, nasce come cibo della tradizione contadina nelle Langhe per poi diffondersi anche tra la borghesia grazie alle donne di campagna che lo fecero conosce nelle famiglie dove prestavano servizio.
Il carpione trae il suo nome dalla carpa, tipico pesce di acqua dolce, che era usuale proporre nel periodo estivo in marinatura con aglio, aceto, cipolle e salvia per attenuare il suo retrogusto fangoso.
Gli ingredienti della marinatura sono rimasti pressoché gli stessi con alcune possibili varianti come ad esempio l’uso dell’alloro, si sono però aggiunte varianti di materie prime, infatti il carpione è un accompagnamento usale di ortaggi, uova, carni o pesci, prima fritti o bolliti.
Oggi, è protagonista di molte preparazioni di chef stellati come l’uovo in carpione di Enrico Crippa, l’aula in carpione di Massimo Bottura e il Baccalà di Gennaro Esposito.